Zagato con la Milanina
Zagato notò la Urbanina esposta al Salone di Torino e ne fu colpito. Quando la Fiera di Milano chiese Zagato di allestire le vetture, elettriche naturalmente, che sarebbero servite per come mezzi di servizio alla Fiera Internazionale di Milano del 1972, Elio Zagato si rivolse a Poggio Adorno per acquistare meccanica e telai su cui allestire una propria carrozzeria costruita in vetroresina. L'accordo andò a buon fine ed una foto dell'epoca mostra la bisarca in partenza per Milano.
Le Urbanine con carrozzeria in vetroresina allestite da Zagano furono chiamate "Milanine". Zagato fu così colpito dal progetto tanto da pensare di sviluppare dal progetto Milanina una auto elettrica da produrre il serie e propose a Bargagli e Cristiani di cedergli l'Urbanina. L’avventura della Urbanina terminò quindi nel 1971 quando la Zagato acquistò il brevetto, le attrezature e i telai già allestiti..
Pur proponendosi con carrozzeria più moderna della Urbanina, anche la Milanina, non incontrò successo e fu prodotta in pochi esemplari. Oggi è rarissima.
Le Urbanine con carrozzeria in vetroresina allestite da Zagano furono chiamate "Milanine". Zagato fu così colpito dal progetto tanto da pensare di sviluppare dal progetto Milanina una auto elettrica da produrre il serie e propose a Bargagli e Cristiani di cedergli l'Urbanina. L’avventura della Urbanina terminò quindi nel 1971 quando la Zagato acquistò il brevetto, le attrezature e i telai già allestiti..
Pur proponendosi con carrozzeria più moderna della Urbanina, anche la Milanina, non incontrò successo e fu prodotta in pochi esemplari. Oggi è rarissima.